La CNA, insieme alle altre organizzazioni datoriali e Fiom–Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, ha sottoscritto l’accordo per il rinnovo del CCNL Area Meccanica.
Il contratto, scaduto il 31 dicembre 2022, si applica a oltre centoventimila imprese e cinquecentomila lavoratori dei settori metalmeccanica, installazione di impianti, autoriparazione, orafi, argentieri ed affini, odontotecnici e restauro dei beni culturali.
L’accordo avrà vigenza quadriennale e scadrà il 31 dicembre 2026. Si tratta di un contratto collettivo molto importante per la nostra Confederazione in considerazione del numero di Settori coinvolti e conseguentemente della sua portata applicativa.
In linea con quanto fatto durante questa tornata di rinnovi, anche in questo caso siamo riusciti ad inserire novità importanti al livello normativo e ad estendere il campo di applicazione a nuove tipologie di aziende.
Per quanto concerne la parte economica. l’intesa va necessariamente letta in combinato disposto con l’Accordo del 21 dicembre 2023, all’interno del quale era stato riconosciuto un acconto su futuri aumenti contrattuali (AFAC) pari a 96 euro al 4 livello di ogni Settore da riparametrare per gli altri livelli.
L’Accordo di rinnovo complessivo ha previsto, dunque, un incremento salariale a regime comprensivo dell’AFAC già erogato pari a 216 euro lordi a livello 4 (da riparametrare):
per il Settore Metalmeccanica ed Installazione di Impianti con le seguenti decorrenze: 50 euro dal 1° dicembre 2024, 25 euro dal 1° luglio 2025, 25 euro dal 1° marzo 2026, 20 euro dal 1° novembre 2026;
per il Settore Orafi, Argentieri ed Affini l’aumento a regime è pari 216 euro lordi al livello 4 cosi distribuite: 50 euro dal 1° dicembre 2024, 25 euro dal 1° luglio 2025, 25 euro dal 1° marzo 2026, 20 euro dal 1° novembre 2026;
per il Settore Restauro dei Beni Culturali l’aumento a regime è pari a 240 euro lordi da erogare alle seguenti scadenze: 50 euro dal 1° dicembre 2024, 25 euro dal 1° luglio 2025, 25 euro dal 1° marzo 2026, 44 euro dal 1° novembre 2026;
per il Settore Odontotecnica l’aumento a regime è pari a 205 euro da erogare alle seguenti scadenze: 50 euro dal 1° dicembre 2024, 25 euro dal 1° luglio 2025, 25 euro dal 1° marzo 2026, 9 euro dal 1° novembre 2026.
In considerazione dell’AFAC già erogato, le Parti hanno convenuto di non prevedere erogazioni Una Tantum a copertura del periodo di carenza contrattuale.
Con riferimento alla sfera di applicazione, è stato specificato che lo stesso si applica anche alle imprese artigiane che svolgono attività di progettazione industriale e di macchine. Inoltre, il campo di applicazione è stato esteso alle imprese anche non artigiane afferenti ai settori disciplinari dal CCNL (metalmeccanica ed installazione di impianti) che svolgono attività subacquee. Conseguentemente sono state individuate nuove figure professionali all’interno della classificazione del personale inerenti a tali attività. Ancora, a decorrere dal 1° gennaio 2025 i lavoratori assunti con contratto di apprendistato maturano gli scatti di anzianità. Per gli apprendisti già in forza al 1° gennaio 2025, la maturazione dell’anzianità di servizio ai fini del riconoscimento degli scatti decorre da pari data. L’importo dello scatto di anzianità maturato durante il periodo di apprendistato è di 10 euro, non rapportato alla percentuale di progressione retributiva.
Per ciò che attiene alla parte normativa vi evidenzio che anche in questo CCNL è stata resa strutturale la possibilità di stipulare, rinnovare o prorogare rapporti a tempo determinato per periodi successivi ai primi dodici mesi, laddove ricorrano le causali già individuate dal contratto collettivo.
Al fine di garantire maggiore flessibilità a livello aziendale con riferimento all’ Art. 18 rubricato – Orario di lavoro – Lavori a turni – Ex festività, l’intesa che vi rimetto in allegato, prevede la possibilità in presenza di un accordo individuale tra datore di lavoro e lavoratore, fermo restando le 40 ore settimanali e a parità di salario, di rimodulare l’orario di lavoro giornaliero da 8 a 9 ore. Conseguentemente la maggiorazione prevista per lo straordinario andrà riconosciuta soltanto rispetto alle ore eccedenti rispetto a quanto concordato dalle Parti.
Si tratta di un accordo politicamente importante sia per la sua versatilità (in quanto suscettibile di offrire nuove soluzioni per quelle imprese che decidono di adottare innovativi modelli organizzativi non necessariamente ancorati alle otto ore di lavoro giornaliere) , sia perché ha permesso di gestire una complessa fase negoziale caratterizzata da una inflazione eccezionale attraverso una congrua dilazione delle tranche durante la vigenza del contratto, permettendo di conciliare al meglio le esigenze delle imprese e dei lavoratori ai fini dell’ottenimento di un risultato soddisfacente per tutte le parti coinvolte.
Per la CNA hanno siglato l’intesa il presidente di CNA Produzione, l’imprenditore modenese Roberto Zani; Roberta Piccinini per CNA Meccanica; il presidente nazionale di CNA Installazione Impianti, Paolo Pagliarani; la presidente di CNA Servizi alla Comunità, Francesca Soardi; il presidente nazionale di CNA Orafi, Arduino Zappaterra; il presidente nazionale di CNA Restauratori, Giacomo Casaril, ; la presidente nazionale di CNA Sno Odontotecnici, Debora Bondavalli.