Dal 26 ottobre fino al 24 novembre bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie resteranno chiuse dalle 18 e potranno ospitare fino ad un massimo di quattro persone ai tavoli (salvo siano tutti conviventi).

La disposizione, al fine di agevolare le attività di controllo, introduce l’obbligo per gli esercenti di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno del locale stesso, sulla base delle linee guida e dei protocolli vigenti nel settore.

Il numero di persone ammesse nel locale va calcolato in base agli spazi a disposizione seguendo queste modalità:

  • i tavoli devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale;
  • questa distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet;
  • non possono essere presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.

Suggeriamo di fare il calcolo complessivo come se i clienti fossero tutti dello stesso nucleo familiare, in modo da raggiungere il numero massimo di clientela possibile in quel determinato locale.

Altra particolare attenzione va richiamata su ordinanze regionali e/o comunali che possono introdurre inasprimenti delle misure infatti la circolare del Ministero degli Interni riporta in proposito:

Si richiama infine l’attenzione sul fatto che 1’art. 1 del decreto-legge 7 ottobre 2020, n.125 contempla la possibilità, per le Regioni, di introdurre misure più restrittive rispetto a quelle decise a livello nazionale dal DPCM. Pertanto, qualora talune Regioni, in considerazione dell’andamento epidemiologico, dovessero adottare proprie ordinanze contenenti un regime più severo, si procederà a fornire indicazioni specifiche per i Prefetti delle province interessate.

Altra rilevante novità riguarda la ristorazione con asporto. Mentre tale attività era consentita in precedenza senza limiti orari, per effetto del DPCM, ora è esercitabile fino alle 24, inoltre è fatto divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.  

Viene confermato quanto già indicato nel mese di maggio relativamente allo svolgimento dell’asporto ovvero:

  • è consentito l’accesso nei locali, uno alla volta o seconda diversa indicazione del gestore;
  • non va consentito l’avvicinamento al bancone;
  • rispetto delle distanze interpersonali di almeno un metro al di fuori del locale e con mascherine sempre indossata.