Nel 2020 le imprese certificate f-gas sono aumentate di quasi 9mila unità salendo da 28.551 a 37.528 (+31% rispetto al 2019), mentre il numero delle persone in possesso di certificato f-gas è passato da 68.023 a 73.441 (+13%).  Si abbassa, dal 74,8% al 74%, il rapporto tra persone iscritte al Registro f-gas e certificate, mentre si alza sensibilmente quello relativo alle imprese (da 48,7% a 57,9%).

A che cosa attribuire questo aumento esponenziale delle imprese certificate?

“Con tutta probabilità a quanto previsto dagli articoli 7 ed 8 del DPR 146/2019 – afferma Guido Pesaro, responsabile nazionale CNA Installazione Impianti – dove si dice chiaramente che se entro il termine di 8 mesi dall’iscrizione al registro f-gas la persona o l’impresa non si certifica viene automaticamente cancellata dal registro stesso”. E’ per questa ragione che gli aumenti percentuali di imprese (+9%) e persone (10%) iscritte al Registro f-gas nel 2020 risultano più contenuti di quelli relativi ad imprese e persone che hanno conseguito la certificazione.

In merito al numero delle imprese certificate, anche nel 2020 la Lombardia si conferma al primo posto (7.124), seguita da Veneto (4.259) e Lazio (3.390) che, rispetto ai dati 2019, supera l’Emilia Romagna (3.271).  Nel rapporto tra imprese iscritte al Registro f-gas e certificate è invece il Friuli Venezia Giulia a far risultare la percentuale più virtuosa (si sfiora il 70%); alle sue spalle Emilia Romagna (66%), Piemonte (64%) e Lombardia (62%).

Per quanto riguarda le persone certificate la “classifica” tra le Regioni non cambia rispetto allo scorso anno: in testa la Lombardia (13.079), poi Veneto (8.072), Lazio (7.054) ed Emilia Romagna (6.451). Anche per questa casistica è il Friuli Venezia Giulia ad avere il rapporto più alto tra persone iscritte al Registro e certificate (78,1%), con Veneto (78,1%), Lombardia (77,8%), Umbria (77,7%), Emilia Romagna (77,4), Liguria (76,9%) e Piemonte (76,7%) che seguono a un passo.