Stanno circolando diverse notizie in merito alle imminenti scadenze sulle limitazioni all’utilizzo di plastiche monouso previste dalla Direttiva 904/2019, sulle quali è utile fornire chiarimenti e aggiornamenti.
Si ricorda prima di tutto che la Direttiva in oggetto richiede, per la sua applicazione negli Stati Membri (dunque anche in Italia), l’approvazione di uno specifico decreto di recepimento, che dovrebbe avvenire entro il prossimo 3 luglio della Direttiva.

L’Italia ha definito i criteri per il recepimento attraverso l’articolo 22 della legge di delegazione europea (L. 53/2022), approvata lo scorso aprile.

I primi di giugno il Ministero per la Transizione Ecologica ha posto un testo in consultazione alle Associazioni, sul quale abbiamo risposto unitariamente a Confartigianato e Casartigiani.
La bozza di decreto, di cui trovate sotto le osservazioni create dalle Confederazioni, richiama sostanzialmente i contenuti e le tempistiche della Direttiva Europea, con l’aggiunta di un riferimento all’utilizzo delle plastiche biodegradabili e compostabili laddove non ci siano alternative riutilizzabili; tale indicazione non era contenuta nella Direttiva Europea ma è stata inserita tra i criteri di recepimento italiani nella Legge di Delegazione Europea.

Oltre alle tempistiche stringenti, particolarmente critiche appaiono le misure sui requisiti di marcatura, e, più in generale, l’impatto in termini di costi soprattutto su alcune filiere più impattate (alimentare, turismo etc.).

Abbiamo inoltre posto l’accento sulla necessità di prevedere un periodo per lo smaltimento delle scorte. Se infatti è vero che le tempistiche fissate dalla Direttiva Europea erano note dal 2019, l’essere arrivati a ridosso delle scadenze rappresenta evidentemente una criticità per le imprese.

Nel frattempo è in corso un dibattito a livello Europeo sulle Linee Guida definite dalla Commissione Europea per l’applicazione della Direttiva; nelle interlocuzioni tra Italia e UE sono emerse divergenze e criticità interpretative proprio sulle bioplastiche, nonché sui prodotti multimateriale (es. carta/plastica).
Da un punto di vista procedurale ribadiamo che i testi ad oggi disponibili rappresentano delle bozze, e che si attende a breve l’uscita dello schema di decreto da parte del Consiglio dei Ministri.

Successivamente l’iter prevede il parere parlamentare e, infine, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Pertanto è difficilmente ipotizzabile che il decreto di recepimento possa diventare attuativo prima della metà di luglio.

Ovviamente vi terremo aggiornati.

LINK: osservazioni create dalle Confederazioni

Antonio Cantarutti, 24/06/2021