Le origini: una tradizione lunga tre generazioni

L’autoscuola Davanzo nasce da una passione familiare che attraversa tre generazioni. Il nonno di Andrea, attuale titolare, Bruno Davanzo, era capo operaio ai Cantieri navali di Monfalcone e, ancor prima della definizione di “scuola guida” del Codice della Strada nel 1959, nel parco mezzi del cantiere insegnava già a stare al volante. Nel 1960 fondò la scuola guida a Monfalcone, una delle prime della zona. Un segno tangibile di questa lunga tradizione è la presenza ancora oggi di due motori didattici – uno assemblato dal padre di Andrea, tuttora utilizzato in aula, l’altro costruito dal nonno su base Fiat 600, conservato in garage – e dal logo aziendale d’epoca disegnato dall’artista Tranquillo Marangoni.

La sede e l’organizzazione attuale

Oggi l’autoscuola si sviluppa su una sede di 130 metri quadrati, ampliata nel 2004 anche grazie alla consulenza della CNA. Dispone di due aule, uffici, cinque auto (di cui una con cambio automatico), sei motocicli con e senza marce. L’organico è composto da sei istruttori abilitati. Due volte a settimana si organizzano sessioni dedicate alla preparazione per l’esame di guida, una sorta di “doposcuola” che supporta concretamente gli studenti, anche per i futuri autotrasportatori “pesanti”.

Tecnologia e innovazione

Un tratto distintivo della scuola è l’approccio tecnologico. A partire da novembre 2019, Andrea ha avviato un progetto nazionale di formazione a distanza, pensato per chi non può frequentare fisicamente le lezioni. Presentato a Milano nel febbraio 2020, la proposta, dopo un quadrimestre di test, è entrata a pieno regime proprio all’alba del primo lockdown, permettendo alla scuola guida di continuare la formazione anche nei mesi più difficili della pandemia. “Mentre l’Italia si fermava, la scuola guida Davanzo era già in “switch on””, racconta Davanzo. L’autoscuola è inoltre una delle pochissime in Friuli Venezia Giulia a disporre di veicoli con cambio automatico, anche per l’esame.

Etica, sicurezza, centralità della persona

Andrea Davanzo si definisce “un tecnocrate con un’anima umanistica”. Alla base del suo approccio formativo c’è una forte componente etica: “Non vendo patenti – afferma –, al centro della macchina c’è la persona, che non deve rappresentare un pericolo né per sé né per gli altri”. La scuola è attiva anche nella formazione alla sicurezza: offre corsi per la polizia locale, la protezione civile FVG, e organizza gratuitamente attività di educazione stradale nelle scuole, “un investimento per il futuro”, sottolinea Andrea.

Il legame con la meccanica e l’ambiente

La passione per la guida è scritta nel DNA di Andrea anche da parte materna: il nonno austriaco Sclaunich era un meccanico. Dopo l’università e una breve carriera militare, Andrea ha preso il brevetto nel 1990, a 29 anni, ma la meccanica e la guida gli sono sempre state familiari. E ora guarda al futuro con enorme entusiasmo. Unico neo? I monopattini! Nonostante l’apertura all’innovazione, Andrea infatti non nasconde la sua contrarietà ai monopattini elettrici, che definisce senza mezzi termini “un’aberrazione del sistema!” .


Progetto CNAFVG, Rubrica a cura di Elena Pezzetta Ufficio Comunicazione.

Video intervista a cura di Rosalba Tello, con la collaborazione di Alessia Adamo.

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