Lavoratori a casa se l’azienda non li ha formati

L’Ispettorato nazionale del lavoro nella circolare n. 3/2021, spiega la nuova entrata del provvedimento di sospensione dell’attività introdotta dal Decreto Fiscale Dl n. 146/2021.

L’ispettorato “deve” sospensione parte dell’attività quando riscontra:

– che almeno il 10% dei lavoratori presenti al lavoro risulti occupato in nero, ossia senza preventiva «comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro» (prima era il 20%);

– gravi violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza del lavoro.

Sul primo punto (lavoro nero) si precisa che l’eventuale regolarizzazione dei lavoratori nel corso dell’accesso è del tutto ininfluente quindi il provvedimento deve comunque essere adottato.

Novità dello stop alternativo

Viene disciplinata la modalità di sospensione, ovvero, il provvedimento viene adottato in relazione: “alla parte dell’attività  interessata alla violazione” od in alternativa “all’attività prestata dai lavoratori interessati alle seguenti violazioni”:

-mancata formazione e addestramento;

-mancata fornitura del DPI contro le cadute dall’alto.

Nel caso della mancata formazione ed addestramento l’ispettore può esonerare dal lavoro i dipendenti nei confronti dei quali il datore di lavoro abbia omesso formazione e addestramento

Nel caso del rischio caduta dall’alto, la sospensione comporta l’impossibilità per l’impresa di avvalersi del lavoratore fino alla revoca del provvedimento e l’impresa è obbligata a retribuire il lavoratore ed a versare la relativa contribuzione.

La novità riguarda l’«obbligo» della sospensione. Se prima si prevedeva la «facoltà» sospendere l’attività, adesso è assente ogni forma di discrezionalità.

Resta a discrezione dell’ispettore far decorrere la sospensione dalle ore 12 del giorno lavorativo successivo o dalla cessazione dell’attività lavorativa in corso perché non può essere interrotta, a meno che non ci siano situazioni di pericolo imminente o di grave rischio per la sicurezza dei lavoratori o di terzi o per la pubblica incolumità.

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Antonio Cantarutti, 16/11/2021