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Silvestrini: “Il patto per l’Italia deve coinvolgere tutti ed avere obiettivi chiari”

Silvestrini: “Il patto per l’Italia deve coinvolgere tutti ed avere obiettivi chiari”

Un patto per l’Italia è efficace solo se coinvolge tutte le forze sociali rappresentative e se individua le questioni sulle quali intervenire. Sergio Silvestrini, segretario generale della CNA, è intervenuto al Festival delle Città promosso dalle Autonomie Locali Italiane insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza, al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, al segretario confederale Uil, Domenico Proietti, e alla sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, ed ha sottolineato che per definire un accordo occorrono metodo e merito. Sul primo “il Paese deve superare l’idea della triangolazione tra Governo, Confindustria e sindacati. Sembra essere sparita dall’orizzonte della politica la realtà dell’Italia, come è composto il sistema produttivo. Oggi parlo a nome di oltre il 50% dei lavoratori italiani e del 90% delle imprese”.

Per quanto riguarda il merito “occorre definire su cosa. Un patto ha senso solo se è funzionale a innovare e modernizzare il Paese. E se l’obiettivo è questo ogni componente deve mettere sul tavolo le proprie potenzialità ed i propri difetti. Ad esempio il Recovery Plan deve dedicare e indirizzare le risorse per potenziare l’intera offerta”.

Silvestrini ricorda lo storico accordo sulla politica dei redditi sottoscritto con il Governo Ciampi. “Il presidente del Consiglio ci disse: non ho nulla da offrirvi ma ad ognuno di voi verrà chiesto qualcosa. La sera stessa firmammo l’intesa. Occorre uscire dalle liturgie ed affrontare le questioni con determinazione, visione e coraggio”.

Il segretario generale della CNA sottolinea che la fase più acuta della pandemia è stata superata “con il contributo straordinario dei corpi intermedi che hanno avuto un atteggiamento positivo nei confronti delle istituzioni offrendo sostegno e consigli”.

I risultati si scorgono dalla ripresa in atto, “forse riusciremo a superare anche il 6% quest’anno. Giro l’Italia e sento un umore cambiato, la voglia di un Paese, specialmente nei giovani, di innovare e investire”. Un umore che occorre rafforzare, “dobbiamo ritrovare equilibrio perché le persone hanno bisogno di certezze”.

Silvestrini mette in risalto che “la campagna di vaccinazione che ci vede tra i migliori al mondo è stato il primo e più potente atto di politica economica. Dobbiamo essere consapevoli dei nostri limiti ma non si devono trascurare i nostri meriti”. Il segretario generale della CNA risponde poi alle domande sulla prossima estensione del green pass nei luoghi di lavoro. “Siamo stati tra i primi ad essere favorevoli nella consapevolezza che dobbiamo scongiurare nuove chiusure”.   La norma tuttavia rischia di essere di difficile applicazione a causa della privacy ed è complicata per le imprese con meno di 15 dipendenti. Occorre evitare di trasformare una norma intelligente in qualcosa di complesso”. Anche su questo tema un confronto con il Governo sarebbe utile. “Sarebbe il caso di decidere insieme nell’interesse del Paese”.

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