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Vendemmia 2022, previsioni CREA: siccità e anticipo, ma nessun dramma

Vendemmia 2022, previsioni CREA: siccità e anticipo, ma nessun dramma

Il CREA, con il suo Centro di Ricerca di Viticoltura ed Enologia, analizza i primi dati ed elabora tendenze previsionali per la vendemmia appena partita.

Andamento meteo

Eccezionalmente, l’Italia è stata accomunata da un andamento meteo omogeneo da nord a sud della penisola. Alte temperature e in particolare siccità hanno caratterizzato la primavera e l’estate italiana. Nonostante le difficoltà del meteo, possiamo affermare come il 2022 abbia incoronato il vigneto italiano come resiliente ai cambiamenti climatici. Già in passato avevamo messo alla prova la capacità del nostro territorio, ma mai come in quest’annata le condizioni metereologiche sono state così avverse ed ostiche. Da anni la ricerca, in sinergia col mondo produttivo, ha sviluppato strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici permettendoci di non trovarci impreparati neppure in estati come quella che stiamo vivendo.

Il punto di vista fitosanitario

L’annata si presenta buona, come indicano i dati rilevati da Patrick Marcuzzo del CREA Viticoltura di Conegliano. La penuria di precipitazioni ha sicuramente facilitato il controllo delle malattie fungine, riducendo anche il numero di interventi fitosanitari: la peronospora è praticamente assente in tutto il territorio italiano, si rileva solo la presenza di alcuni focolai di oidio ma sono situazioni sotto controllo. Anche della botrite non c’è traccia, nemmeno nelle cultivar particolarmente suscettibili e a grappolo compatto. Da evidenziare solamente il problema della flavescenza dorata che ha interessato soprattutto l’area viticola del nord Italia, in particolare Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Lombardia.

Le produzioni

Il 2022 non sarà ricordato come un’annata abbondante, a causa soprattutto dei vigneti non serviti da impianti di irrigazione o bacini di raccolta delle piogge. Per la qualità invece, le uve hanno un contenuto di zuccheri e sostanze coloranti superiori alla norma, mentre viene costantemente monitorata l’acidità per cogliere l’ideale momento di raccolta. La carenza di escursione termica giorno-notte ha per adesso influenzato la qualità in alcune zone, ma queste ultime settimane potrebbero compensare, dato l’attuale andamento climatico. L’anticipo rispetto al 2021 è importante e variabile da circa 7 giorni a 20, a seconda delle diverse aree viticole.

Per quanto concerne le quantità di produzione si prevedono:

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