La situazione di emergenza che il Paese sta vivendo ha posto con forza la necessità di sostenere, spesso attivare, la capacità produttiva, sul territorio nazionale, di mascherine e di altri dispositivi di protezione individuale.

Al riguardo, il DL 17 marzo 2020, n. 18, cd “Cura Italia”, ha introdotto alcune disposizioni che prevedono la possibilità per le imprese di produrre tali dispositivi in deroga alla normativa vigente.

In particolare, il decreto sopra richiamato definisce un’apposita procedura attraverso cui le imprese devono autocertificare all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) il rispetto delle caratteristiche tecniche e dei requisiti di sicurezza delle mascherine che intendono produrre.

Per facilitare le imprese interessate all’avvio della produzione di mascherine chirurgiche, la Task Force CNA per la gestione dell’emergenza ha elaborato un format per l’autocertificazione prevista dal decreto “Cura Italia” (comma 2, art. 15 DL 17 marzo 2020, n.18), da inviare all’Istituto Superiore di Sanità, e del relativo allegato tecnico contenente gli elementi utili alla validazione delle mascherine da parte dell’ISS.

Unitamente ai predetti materiali, forniamo anche una nota informativa più dettagliata che può essere messa a disposizione delle imprese per fornire maggiori elementi conoscitivi.

Sempre con riferimento alla produzione di mascherine, la nostra CNA Federmoda, insieme ad altri soggetti istituzionali e non, è impegnata nella condivisione di progettualità in gruppi di lavoro ministeriali che, nei prossimi giorni, potrebbero integrare questo materiale.

Infatti, un aggiornamento relativo alla progettazione in corso a seguito del confronto avviato con PwC e Confindustria Moda, riporto per memoria il link relativo all’articolo pubblicato su Il Foglio di domenica scorsa e gli aggiornamenti su come procede il progetto.

Dal confronto avviato siamo nelle condizioni di partecipare ad un progetto che PwC sta redigendo per presentarlo a Invitalia e Protezione Civile.

Alla luce del decreto “cura Italia” sono previste una serie di novità per la produzione (art. 15 e 16).

Per quanto riguarda altre collaborazioni su questa progettualità si segnalano UNI e Bureau Veritas

Al riguardo stiamo lavorando con PwC per collaborare alla definizione di un protocollo da mettere a disposizione delle imprese.

Per tutte le informazioni del caso rivolgersi a federmoda@cna.it

In sintesi:

  • il Ministero della Salute ha emanato una circolare chiarendo in maniera più esplicita la distinzione tra mascherine chirurgiche (soggette alla procedura di autocertificazione tramite l’ISS) utilizzabili come DPI dai lavoratori e dal personale sanitario e mascherine filtranti commercializzabili senza marcatura CE e in deroga alle vigenti norme per la commercializzazione, ma utilizzabili solo dalla popolazione sotto la propria responsabilità come misura di protezione (per le quali non è richiesta nessuna procedura di validazione)
  • l’Istituto Superiore di Sanità ha finalmente reso pubblico l’indirizzo pec a cui inviare l’autocertificazione e la relativa documentazione (mascherinecovid-19@pec.iss.it)
  • l’INAIL ha pubblicato sul suo sito le istruzioni operative per effettuare la procedura di validazione dei DPI
  • l’UNI ha messo a disposizione gratuitamente le norme tecniche che definiscono i requisiti di sicurezza, di qualità e i metodi di prova dei prodotti indispensabili per la prevenzione del contagio da COVID-19, è possibile consultare l’elenco delle norme e scaricarle direttamente dal sito dell’UNI (www.uni.com).

La situazione di emergenza che il Paese sta vivendo ha posto con forza la necessità di sostenere, spesso attivare, la capacità produttiva, sul territorio nazionale, di mascherine e di altri dispositivi di protezione individuale.

Al riguardo, il DL 17 marzo 2020, n. 18, cd “Cura Italia”, ha introdotto alcune disposizioni che prevedono la possibilità per le imprese di produrre tali dispositivi in deroga alla normativa vigente.

In particolare, il decreto sopra richiamato definisce un’apposita procedura attraverso cui le imprese devono autocertificare all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) il rispetto delle caratteristiche tecniche e dei requisiti di sicurezza delle mascherine che intendono produrre.

Per facilitare le imprese interessate all’avvio della produzione di mascherine chirurgiche, la Task Force CNA per la gestione dell’emergenza ha elaborato un format per l’autocertificazione prevista dal decreto “Cura Italia” (comma 2, art. 15 DL 17 marzo 2020, n.18), da inviare all’Istituto Superiore di Sanità, e del relativo allegato tecnico contenente gli elementi utili alla validazione delle mascherine da parte dell’ISS.

Unitamente ai predetti materiali, forniamo anche una nota informativa più dettagliata che può essere messa a disposizione delle imprese per fornire maggiori elementi conoscitivi.

Sempre con riferimento alla produzione di mascherine, la nostra CNA Federmoda, insieme ad altri soggetti istituzionali e non, è impegnata nella condivisione di progettualità in gruppi di lavoro ministeriali che, nei prossimi giorni, potrebbero integrare questo materiale.

Infatti, un aggiornamento relativo alla progettazione in corso a seguito del confronto avviato con PwC e Confindustria Moda, riporto per memoria il link relativo all’articolo pubblicato su Il Foglio di domenica scorsa e gli aggiornamenti su come procede il progetto.

Dal confronto avviato siamo nelle condizioni di partecipare ad un progetto che PwC sta redigendo per presentarlo a Invitalia e Protezione Civile.

Alla luce del decreto “cura Italia” sono previste una serie di novità per la produzione (art. 15 e 16).

Per quanto riguarda altre collaborazioni su questa progettualità si segnalano UNI e Bureau Veritas

Al riguardo stiamo lavorando con PwC per collaborare alla definizione di un protocollo da mettere a disposizione delle imprese.

Per tutte le informazioni del caso rivolgersi a federmoda@cna.it

In sintesi:

  • il Ministero della Salute ha emanato una circolare chiarendo in maniera più esplicita la distinzione tra mascherine chirurgiche (soggette alla procedura di autocertificazione tramite l’ISS) utilizzabili come DPI dai lavoratori e dal personale sanitario e mascherine filtranti commercializzabili senza marcatura CE e in deroga alle vigenti norme per la commercializzazione, ma utilizzabili solo dalla popolazione sotto la propria responsabilità come misura di protezione (per le quali non è richiesta nessuna procedura di validazione)
  • l’Istituto Superiore di Sanità ha finalmente reso pubblico l’indirizzo pec a cui inviare l’autocertificazione e la relativa documentazione (mascherinecovid-19@pec.iss.it)
  • l’INAIL ha pubblicato sul suo sito le istruzioni operative per effettuare la procedura di validazione dei DPI
  • l’UNI ha messo a disposizione gratuitamente le norme tecniche che definiscono i requisiti di sicurezza, di qualità e i metodi di prova dei prodotti indispensabili per la prevenzione del contagio da COVID-19, è possibile consultare l’elenco delle norme e scaricarle direttamente dal sito dell’UNI (www.uni.com).