In risposta alle sfide demografiche che si prospettano per i prossimi vent’anni nella regione, il Cupla Fvg, il Coordinamento unitario pensionati lavorato autonomo del Friuli Venezia Giulia, insieme a Federsanità Anci e al presidente Giuseppe Napoli, ha presentato un piano ambizioso al presidente della III Commissione consiliare, Carlo Bolzonello, durante un incontro tenutosi nella sede della Regione a Udine.

Secondo le stime elaborate su dati Istat, la Regione dovrà affrontare un aumento del 24,6% nella popolazione anziana nei prossimi due decenni, raggiungendo la cifra di 400mila cittadini over 65. La risposta proposta dal Cupla Fvg è incentrata sulla necessità di potenziare l’assistenza domiciliare e accelerare l’attuazione delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità, già finanziati.

Il Cupla Fvg ha evidenziato le principali preoccupazioni della popolazione anziana, tra cui la diminuzione della presenza di personale sanitario e la carenza di medici-geriatri, situazione che ha portato a un aumento degli accessi ai Pronto Soccorso. La richiesta urgente è di un aggiornamento sul piano che prevede la creazione di 23 Case della Comunità e 7 Ospedali di Comunità, con gli investimenti già stanziati.

La collaborazione tra Cupla Fvg e Federsanità Anci è stata sottolineata come un segno di comune interesse per affrontare le sfide socio-sanitarie della regione, in particolare per quanto riguarda gli anziani. Il presidente di Federsanità Anci, Giuseppe Napoli, ha confermato l’impegno continuo nella collaborazione, affermando che entrambe le organizzazioni mirano al bene della comunità anziché perseguire istanze corporativistiche.

Nel suo intervento, il presidente della III Commissione consiliare, Carlo Bolzonello, ha delineato una visione di ripensamento del sistema socio-sanitario regionale. Ha sottolineato la necessità di spostare l’attenzione verso la salute prima e dopo l’ospedale, con un focus sul coinvolgimento dei Comuni e del Terzo Settore nel processo.

In conclusione, Bolzonello ha enfatizzato la necessità di un cambio di mentalità, evidenziando la responsabilità del cittadino nel comprendere le prestazioni offerte dal sistema sanitario e il ruolo cruciale del privato, senza demonizzarlo.

Di seguito i dati con cui Cupla Fvg e Federsanità Anci hanno supportato le argomentazioni sviluppate durante l’incontro.

Il Fvg presenta una delle spese sanitarie più alte d’Italia, 2.414 euro pro capite nel 2022, mentre spendono meno sistemi di alto livello come, ad esempio, l’Emilia-Romagna (2.334), la Toscana (2.281) e la Lombardia (2.223). In generale secondo l’Istat i medici in FVG sono c.a 4.800 di cui soltanto il 19,5% fa parte dei medici generici o di medicina generale. I medici di medicina generale (MMG) sono infatti 768 (dato al 2021) ossia 6,4 ogni 10mila abitanti, il che ci colloca al di sotto nella media nazionale (6,8) ma al di sopra del Veneto (6,2) e del Trentino-Alto Adige (5,8). Considerando il totale dei medici, specialisti e generalisti, l’indicatore del FVG sale a 40 sempre ogni 10mila abitanti, di poco sotto alla media nazionale (41) e nettamente sopra al Veneto (35,7) ed al Trentino-Alto Adige (33,6). Ogni 10mila abitanti si contano in Friuli Venezia Giulia 32,2 medici specialisti il che colloca la nostra regione di poco al di sotto della media nazionale (32,8). Tuttavia il numero di specializzati in geriatria, sempre ogni 10mila abitanti, è in FVG (0,36) meno della metà di quello nazionale (0,74). In Friuli Venezia Giulia i dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sono più di 17.300. Tra questi si contano poco più di 2.400 medici ed odontoiatri e oltre 7mila infermieri. In FVG il numero dei medici e odontoiatri dipendenti del SSN si è ridotto di poco negli ultimi 5 anni, perdendo 2 decimi di punto percentuale, mentre il personale infermieristico del SSN si è ridotto di 3 punti percentuali. Con riferimento all’assistenza domiciliare l’anno più recente di cui si dispongono i dati è il 2022 (vs 2021) e si evidenzia: un calo sia degli utenti (-11,1%) che degli accessi (-9,9%) per quanto riguarda l’assistenza infermieristica, mentre in quella riabilitativa la contrazione degli utenti (-2,0%) è controbilanciata dall’’incremento degli accessi (+10,6%). In termini assoluti gli utenti dell’assistenza domiciliare in FVG sono più di 58mila, per il 74% di carattere infermieristico e per il restante 26% di carattere riabilitativo. In Friuli Venezia Giulia i posti letto nelle strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie sono più di 14mila (14.162 – Istat, 2020) in 334 unità (ossia 42,4 posti letto in media per struttura). Per il 96% si tratta di posti letti a carattere comunitario e solo per il 4% a carattere familiare. Ogni 100mila abitanti in FVG esistono 27,8 strutture, più della media nazionale (21,3), più che in Veneto (19,2) ma in misura dimezzata rispetto al Trentino-Alto Adige (53,8). Il tasso di occupazione è pari all’80% e la maggior parte dei residenti è costituita da persone anziane (9.326 pari all’82,4%) seguite dagli adulti (13,5%) e dai minori (4,1%). Il 9% dei posti letto in queste strutture è assente l’assistenza sanitaria, nel 16% è bassa e nel restante 75% è media/alta collocando il Friuli Venezia Giulia tra le regioni con il profilo migliore sotto questo punto di vista. Considerando le sole persone anziane ospiti di queste strutture, l’89% di esse non sono autosufficienti e il 75% ha più di 80 anni (il 56% più di 85).

La delegazione Cupla era composta da Pierino Chiandussi, Maria Rosa Zanin Gino Pischiutta, Antonio Zoia, Antonio Buso, Guido Fantini, Paolo Brotto, Pietro Di Lena, Sergio Grizzo, Teresa Bortolin, Leandro Cimolino e Gian Luca Gortani. La delegazione di Federsanità Anci era composta da Giuseppe Napoli e Tiziana Del Fabbro.